Gianni Maroccolo
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Gianni Maroccolo (Manciano, 9 maggio 1960), o Marok, è un bassista e produttore discografico italiano.
Nella sua carriera quarantennale, prevalentemente nel ruolo di bassista, ha suonato e collaborato con svariati artisti del panorama italiano ed internazionale, come produttore artistico e scopritore di talenti.
Le origini e gli anni Settanta
Gianni Maroccolo nasce nel 1960 a Manciano (GR), ma è la Sardegna, con i suoi paesaggi e il maestrale incessante, a forgiare il suo primo immaginario artistico. Inizia a suonare da autodidatta durante l’adolescenza a Sinnai, usando una radio modificata come amplificatore per il suo primo basso. Dopo il trasferimento a Firenze, si iscrive alla scuola alberghiera e inizia a frequentare musicisti con cui fonda i primi gruppi. In questo periodo nasce una passione sconfinata per Bowie, Pink Floyd, Who, e la sperimentazione sonora. Frequenta corsi di musica, impara contrabbasso e fonologia, e forma con Antonio Aiazzi il suo primo gruppo stabile: i Destroyers, poi Queenies & The Suffragettes. Questi sono gli anni della scoperta, della formazione, delle prime prove live e delle basi di una carriera che si rivelerà determinante per la scena musicale italiana.
Gli anni Ottanta
Gli anni ’80 segnano l’esplosione artistica di Gianni Maroccolo. Nel 1980 fonda i Litfiba insieme a Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi e Piero Pelù. Partecipa attivamente alla scrittura e alla produzione dei primi tre album storici: Desaparecido, 17 Re e Litfiba 3. Cura anche l’arrangiamento e la gestione strategica del gruppo, dimostrando visione e leadership. Parallelamente sviluppa una sensibilità per la musica applicata alle immagini: realizza con i Beau Geste, gruppo parallelo, le prime colonne sonore. Il suo ruolo va ben oltre il basso: è produttore, organizzatore, catalizzatore creativo. Tuttavia, contrasti con l’etichetta I.R.A. Records lo portano ad abbandonare i Litfiba nel 1989. In questi anni Maroccolo consolida una visione di “musicista indipendente” che segnerà tutto il suo percorso successivo.
Gli anni Novanta
Dopo l’esperienza Litfiba, Maroccolo si afferma come produttore artistico e aggregatore di talenti. Collabora con CCCP – Fedeli alla Linea alla realizzazione di Epica Etica Etnica Pathos, pietra miliare che prelude alla nascita del Consorzio Suonatori Indipendenti (C.S.I.). Fonda Sonica Factory e partecipa alla nascita del Consorzio Produttori Indipendenti (CPI), l’etichetta che darà voce al rock alternativo italiano. Produce album di Timoria, Bandabardò, Marina Rei, Diaframma, Yo Yo Mundi, Statuto e Andrea Chimenti. Con i Marlen Kuntz, Maroccolo instaura una lunga collaborazione, producendo Catartica e contribuendo alla loro crescita. I C.S.I. pubblicano capolavori come Ko de mondo e Linea Gotica. Maroccolo diventa figura chiave della scena indie-rock italiana, un punto di riferimento creativo e produttivo.
Gli anni 2000
Con l’arrivo dei 2000, Maroccolo continua la sua ricerca musicale tra nuovi linguaggi e collaborazioni trasversali. Partecipa ai PGR (Per Grazia Ricevuta), eredi spirituali dei C.S.I., e pubblica A.C.A.U. La nostra meraviglia, un disco corale con ospiti come Battiato, Pelù, Consoli e Godano. Nasce Pippola Music, etichetta orientata alla scena electro-pop emergente, e si moltiplicano le produzioni artistiche: tra queste, i Luciferme, Fiamma Fumana, e nuove collaborazioni con i Marlene Kuntz. Nel 2009 partecipa al brano benefico Domani 21/04.2009.
Assieme ad Ala Bianca e Toni Verona fonda Al-Kemi Lab, laboratorio editoriale e creativo.
In parallelo, approfondisce il legame tra musica e immagini con Masbedo, partecipando alla Biennale di Venezia con progetti sperimentali. La sua attività è instancabile e multiforme, sempre protesa verso nuovi orizzonti artistici.
Tra gli anni 2010
Dal 2010 Gianni Maroccolo rinnova la sua vocazione alla sperimentazione. Con i Deproducers (insieme a Cosma, Sinigallia e Casacci) crea “musica per conferenze scientifiche”, pubblicando Planetario, Botanica e DNA.
Con Claudio Rocchi realizza Vdb23 / Nulla è andato perso, un’opera spirituale e multimediale. Lancia il progetto Alone, disco perpetuo in più volumi con contributi di artisti come Iosonouncane, Edda e Angela Baraldi.
Il sodalizio con Ala Bianca si intensifica, attraverso la pubblicazione dei lavori di Edda, Cristiano Godano e con Nomadic.
Nomadic – Canto per la biodiversità
Nel 2024 Gianni Maroccolo dà vita a Nomadic – Canto per la biodiversità, uno spettacolo itinerante che fonde musica, scienza, arti visive e impegno civile. Realizzato insieme al filosofo della scienza Telmo Pievani e un collettivo artistico d’eccellenza – tra cui Marco Cazzato, Mariano De Tassis, Antonio Aiazzi, Angela Baraldi, Andrea Chimenti, Simone Filippi e Vladimir Jagodic – lo spettacolo nasce al Teatro V. Marchionneschi di Guardistallo e debutta ufficialmente il 19 aprile 2024 alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Con una direzione musicale affidata allo stesso Maroccolo, il progetto propone un’esperienza immersiva in cui si alternano brani storici di CSI, Litfiba, Marlene Kuntz, PGR, Claudio Rocchi, Franco Battiato e Philip Glass, insieme a momenti di sonorizzazione dal vivo. Il risultato è un ponte poetico tra arte e scienza, capace di sensibilizzare il pubblico su temi cruciali come biodiversità, cambiamenti climatici e migrazioni. Dopo Roma, lo spettacolo tocca importanti teatri in tutta Italia, tra cui Firenze (Teatro Puccini), Milano (Triennale), Padova (Teatro Verdi) e Trento (Auditorium Santa Chiara).
“Nomadic” è anche un album uscito il 13 settembre 2024, prodotto da Ala Bianca, che estende la riflessione dello spettacolo al formato discografico. Per Maroccolo è “una preghiera a superare la paura dell’altro, un invito all’incontro con ciò che non si conosce”. Durante l’estate, il progetto si arricchisce con La saggezza del condannato a morte, una performance poetica-musicale dedicata a Mahmoud Darwish, presentata al festival Cabudanne de Sos Poetas a Seneghe (OR), ancora una volta nel segno dell’intersezione tra parola, suono e coscienza critica.