Vegetable G – L’Almanacco Terrestre
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“L’almanacco terrestre” è il nuovo album dei Vegetable G, pubblicato da Ala Bianca nel 2012.
L’uascita dell’album è stata anticipata dall’EP “La filastrocca dei nove pianeti“.
Questo nuovo e particolarissimo album orbita attorno all´elettronica, ad un synth-pop in stile eighties, ma non disdegna il rock.
L´almanacco terrestre è un viaggio interstellare, su di una navicella spaziale, ma poco spaziosa, alla volta dell´universo e dei suoi misteri.
Tra supernove e satelliti i Vegetable G hanno plasmato un sogno. Questa è musica leggera, ma a tal punto da sollevarti da terra e farti fluttuare in assenza di gravità. Non resta quindi che allacciare le cinture per abbandonarsi al disordine cosmico.
Ne L´aritmetica che non capisco, l´amore è come una funzione, con incognita avvolta in un’atmosfera ipnotica, fatta di ritmi ripetuti n volte, che sul finale lasciano spazio ad un´ampia distesa strumentale fatta di percussioni e riff graffianti.
È una canzone illogica Le avventure dell´oblò, che schiva meteoriti a colpi di rima baciata.
Giocosa è La filastrocca dei nove pianeti, tra scambi di ruolo planetari; il brano è potente di fiati, dovuti alla presenza dell´ormai onnipresente Enrico Gabrielli.
Cupa in apertura è La voce di Pan, rimanda nel recitato al rock di Battiato, ma le nebbie si disciolgono per lasciare spazio a suoni luminosi.
Il giardino delle sfere ruota attorno ad un fiabesco pop delicato ed essenziale, privo di sbavature, in cui le melodie stanno appese ad un filo in perfetto equilibrio.
Il cielo di Van Gogh è la tipica canzone d’amore e un ’ulteriore esperienza onirica è Galaxy express.
Questa è musica leggera, ma a tal punto da sollevarti da terra e farti fluttuare in assenza di gravità. Non resta quindi che allacciare le cinture per abbandonarsi al disordine cosmico.