Teatro, cinema e arrangiamenti

Pianista e jazzista, Jannacci esce dall’ambiente puramente musicale e mette piede nell’avanspettacolo e nei primi teatrini di cabaret. Al Derby di Milano mette in evidenza le sue doti di intrattenitore. Se ne accorge Dario Fo, che porta il giovane Jannacci in teatro. 

Nasce così 22 canzoni, un recital storico, che apre la strada anche a successi discografici come Vengo anch’io, no tu no e Giovanni telegrafista, e lancia brani storici per la cultura canzonettistica italiana come L’Armando Veronica.

Ancora sul piano musicale vanno rilevate le esperienze di Jannacci come compositore di colonne sonore: Romanzo popolare di Monicelli, Saxofone di e con Renato PozzettoPasqualino settebellezze, che nel 1987 gli valse una nomination all’Oscar come miglior colonna sonora, e Piccoli equivoci di Ricky Tognazzi. 

Per il teatro numerosi lavori anche al di fuori di quelli da lui interpretati come La tappezzeria, scritta a quattro mani con Beppe Viola, o L’incomputer, con l’avallo di Umberto Eco.

Come autore per altri e arrangiatore, citiamo per tutte, le raccolte Milva la rossa Mina quasi Jannacci

Nel 1989 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con Se me lo dicevi prima. Sempre nel 1989 incide il doppio album “dal vivo” Trent’anni senza andare fuori tempo, che contiene gran parte dei suoi successi.

Gli anni ’90

Nel 1991 torna al Festival di Sanremo con la canzone La fotografia in coppia con Ute Lemper e riceve il Premio della critica musicale. Contemporaneamente realizza il nuovo album Guarda la fotografia.

Nel 1994 si ripresenta al Festival di Sanremo in coppia con Paolo Rossi con il brano I soliti accordi, che è anche il titolo del rispettivo album arrangiato da Giorgio Cocilovo e Paolo Jannacci. 

Nel 1996 fa coppia con Piero Chiambretti nella nuova edizione de Il Laureato. Dopo questa esperienza, Enzo continua a lavorare nei maggiori teatri italiani con il suo enorme repertorio. Insieme al figlio Paolo Jannacci realizza nel 1998 la raccolta Quando un musicista ride.

Nel 1999 idea È stato tutto inutile, un nuovo spettacolo teatrale recitando con una ‘band’ di attori e musicisti, nel quale racconta un difficile spaccato della realtà sociale italiana, miserie e incongruenze della ‘sua’ gente. 

Gli anni 2000 e il rapporto con Ala Bianca

Nel 2000, Enzo Jannacci ritorna a un vecchio amore, il Jazz, e propone ad un pubblico molto severo brani originali e standard, con i migliori musicisti italiani di settore.

Nel 2001, dopo circa tre anni di lavoro continuativo e sette di assenza dal mercato, propone Come gli aeroplani, una nuova produzione con 17 brani inediti di enorme impatto emotivo e sociale, edito da Ala Bianca Records, con distribuzione Warner. Dedicato a suo padre, quest’album è diventato una pietra miliare della discografia italiana, anche grazie a quell’incomparabile Lettera da Lontano (Targa Tenco come miglior canzone dell’anno), uno dei brani più significativi della creatività e sensibilità di Enzo Jannacci.

Nel 2003 esce L’Uomo a Metà, sempre con Ala Bianca Records, co-prodotto dal figlio Paolo e Mauro Pagani. È un album solare e pirotecnico che rappresenta un’emozionante evoluzione poetica, insieme a momenti di denuncia e nobile e colta comicità. Profondo il contenuto dell’album anche per l’omonimo brano L’uomo a metà, altra Targa Tenco come miglior canzone dell’anno

Nel 2004 pubblica il terzo album con Ala Bianca, il capolavoro Milano 3 -6 -2005 , Targa Tenco come miglior album dialettale dell’anno. Sedici brani in dialetto milanese scritti 40 anni prima e un solo inedito: Ti Luna, rivisti completamente in chiave acustica, nuovamente arrangiati, cantati e interpretati.

Il Progetto Jannacci, il Concerto del 1° Maggio e The best

Simultaneamente “vara” il Progetto Jannacci: due mesi di spettacolo al Teatro Filodrammatici di Milano, musica e comicità d’autore a regia dello stesso Jannacci dove propone anche il live de “Milano, 3 -6- 2005”.

Nel 2005 arriva il tributo a Jannacci al Concerto del 1° Maggio dove importanti artisti italiani omaggiano l’autore-artista interpretando suoi brani. Chiude De Gregori che in duet con Jannacci eseguono Sfiorisci bel fiore.

A Settembre 2006, una sorta di anteprima al Piccolo di Milano del nuovo doppio album The Best, con Ala Bianca e distribuzione Warner, che presenta i brani più significativi e di maggior successo della quarantennale carriera artistica di Enzo Jannacci. Brani completamente ri-arrangiati e ri-cantati in una nuova produzione del figlio Paolo, una nuova versione di A Dona che te durmivet (Donna che Dormivi, in italiano) e Bartali in una versione particolare cantata assieme a Paolo Conte, anche al pianoforte. 

2008, produzione e pubblicazione del primo, unico DVD della carriera artistica di Enzo: The Best DVD – Concerto, Vita, Miracoli, sempre con AlaBianca e distribuzione Warner.  

Dal 2010

Nel 2010 Enzo Jannacci è invitato al Meeting di Rimini per un incontro-concerto di grande impatto. Nello stesso anno è co-protagonista con Sergio Castellito nel film: La bellezza del somaro.

Nel 2011, il tributo televisivo a Jannacci da parte di Fazio a Che tempo che fa; molti gli artisti presenti, tanti gli amici di Enzo. 

Ala Bianca ri-pubblica quattro album della vecchia collana Ultima SpiaggiaQuelli che…O vivere o ridereSecondo te… che gusto c’è? Fotoricordo.

Dopo la scomparsa di Enzo Jannacci, nel 2013, viene pubblicata la raccolta postuma opera omnia Enzo Jannacci a cura di Paolo Jannacci, solo edicola con Il Sole 24 Ore e Mondadori (Sorrisi&Canzoni). 8 CD in digipack ed un DVD, l’unico della sua lunga carriera.

Sempre nel 2013, la pubblicazione nuovo album L’artista, prodotto da Paolo Jannacci (Ala Bianca con distribuzione Warner) in CD, Long Playng e digitale.  

Non posso sporcarmi il vestito e Enzo Jannacci – Qualcosa da ascoltare – tra inediti e rarità

Non posso sporcarmi il vestito è un prezioso brano inedito di Enzo Jannacci. In occasione dei 10 anni della scomparsa del cantautore italiano, Ala Bianca ha pubblicato il 17 novembre 2024 il vinile Enzo Jannacci – Qualcosa da ascoltare – tra inediti e rarità, un album prezioso che raccoglie registrazioni private dei primi anni di attività artistica di Enzo, restaurate e masterizzate, e tre brani inediti.

Non posso sporcarmi il vestito è il primo brano inedito contenuto nel disco: una canzone recuperata tra le registrazioni del giovane Enzo, opportunamente ‘restaurata’. Il brano è inoltre accompagnato da un videoclip, firmato da Ranuccio Sodi con l’animazione dello Studio Convertino & Designers, che racconta Enzo Jannacci attraverso i personaggi delle sue canzoni.

L’intento del video è quello di ricordare tutto il mondo di Enzo sotto forma di inseguimento ripercorrendo i suoi successi e cercando di dare un volto alle sue creature come il Barbun in scarp de tennis, l’Armando o Vincenzina, personaggi che Jannacci, con la musica e soprattutto con l’interpretazione, ha reso veri e concreti dotandoli quasi di una tangibile fisicità.

Non posso sporcarmi il vestito è inoltre sincronizzato nel docufilm di Giorgio Verdelli, Enzo Jannacci, Vengo Anch’io, presentato in anteprima alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, e distribuito nelle sale da Medusa.

Il vinile Enzo Jannacci – Qualcosa da ascoltare – tra inediti e rarità rende omaggio alla memoria e alla genialità di Enzo Jannacci nel decennale della sua scomparsa, un anno importante in cui si è ricordato il grande cantautore con un concerto evento al teatro Arcimboldi di Milano dal titolo Jannacciami, con il docufilm di Giorgio Verdelli e con il tributo all’artista conferito dal Club Tenco con la Rassegna 2023 intitolata Vengo anch’io.

Qualcosa da ascoltare – tra Inediti e rarità è una collezione di reperti audio che conservano una preziosa valenza documentaristica, storica ed artistica, e che impreziosiscono il valore del patrimonio creativo di Enzo. È un disco di una musicalità sorprendente, godibilissimo, divertente, riflessivo, e di rara autenticità. Una vera e propria “chicca”.